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Innovazione, sostenibilità e sinergie di filiera. La ricetta per la crescita delle imprese in Umbria

 

Deloitte Private ed ESG 89 Group presentano “Economic Yearbook of Italy. Why Umbria | Il bello e il buono. Idee per il futuro” alla presenza della Presidente della Regione Donatella Tesei, del Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Luigi Carlini e degli attori economico-istituzionali regionali

  • Presentato a Terni il progetto editoriale che racconta e valorizza le eccellenze imprenditoriali del territorio umbro
  • Il 61 % delle aziende umbre intervistate punta su innovazione e digitalizzazione
  • Il 61% delle aziende intervistate considera strategie di integrazione verticale per contrastare inflazione e instabilità dei mercati
  • ll 72% delle aziende intervistate sta investendo sulla filiera per valorizzare il “Made in Italy”
  • Grande attenzione per la sostenibilità ambientale: il 100% delle aziende intervistate ritiene prioritario ridurre l’impatto ambientale e contenere le emissioni

Il 61% delle imprese umbre punta su innovazione, digitalizzazione e integrazione verticale. Il 72% sta investendo sulla filiera e il 100% ritiene prioritario adottare strategie di riduzione dell’impatto ambientale. È quanto emerge dalla analisi di Deloitte Private ed ESG89 Group, “Economic Yearbook of Italy. Why Umbria | Il bello e il buono – Idee per il futuro”, presentata presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni. L’analisi raccoglie testimonianze di aziende che, nella loro lettura aggregata, offrono una panoramica sullo scenario imprenditoriale del territorio umbro.

Ernesto Lanzillo, Partner di Deloitte e responsabile di Deloitte Private dichiara: “Deloitte Private ed ESG89 Group, con il progetto editoriale “Why Umbria” vogliono contribuire a far conoscere i principi e i valori delle aziende umbre per far si che etica e valori possedute ed esaltate dalle stesse rappresentino riferimenti non solo per l’imprenditoria italiana di altre regioni ma per quella internazionale dei paesi in cui opera Deloitte Private; in questa fase macro-economica di importanti cambiamenti, vogliamo concretamente supportare le istituzioni e le imprese umbre, con metodo e determinazione, attraverso la nostra esperienza su temi attuali quali il PNRR, la Sostenibilità e il civismo imprenditoriale”.

Giovanni Giorgetti, Presidente di ESG89 Group sostiene: “Il progetto “ECONOMIC YEARBOOK OF ITALY - Why Umbria – Il bello e il buono. Idee per il futuro” condiviso fra Deloitte Private e ESG89 Group rappresenta un’ulteriore tappa di un percorso intrapreso dalla nostra società agli inizi degli anni ’90. Proprio nel 1992 pubblicavamo il volume dedicato alle imprese regionali: l’ANNUARIO ECONOMICO DELL’UMBRIA. Per la prima volta il territorio scopriva i propri talenti imprenditoriali. Molte di quelle società non ci sono più, altre invece hanno resistito alle tempeste dell’economia mondiale, non ultime la pandemia, la guerra in Ucraina e l’inflazione galoppante. Ma sono sempre stato convinto che questo territorio aveva delle peculiarità uniche: una su tutte la capacità ‘artigianale-industriale’ del saper fare che ha permesso a tanti ‘campioni’ regionali di conquistare i mercati nel mondo. Oggi, dopo trent’anni, la vera sfida è quella di lavorare per un’Umbria come culla naturale della cultura della umana sostenibilità, cioè di quello stile di vita dove salute, ambiente e lavoro si coniugano con lo sviluppo economico e diventare così attrattivi per chi in Umbria vuole investire e vivere. E da ultimo, ritengo cha fattori come la sostenibilità, l’innovazione, l’inclusione sociale, la rinnovata capacità scientifica, finanziaria e tecnologica potranno contribuire finalmente a superare il fattore dimensionale aziendale che costituisce limiti di penetrazione nei mercati nazionali ed esteri’.

“Questa iniziativa – spiega il professor Luigi Carlini, presidente della Fondazione Carit - offre alla Fondazione Carit numerosi e preziosi spunti, visto che la mission principale del nostro ente è proprio quello di valorizzare il territorio e le eccellenze nei diversi settori. Storicamente, e oggi più che mai, la Fondazione Carit impegna tante risorse per lo sviluppo locale, attraverso differenti filoni di intervento. Uno di questi è sicuramente lo sport, che nel corso degli anni, e anche in questi giorni, abbiamo sostenuto e continueremo a sostenere; altro settore è l’attrattività e la sostenibilità, che la Fondazione sostiene tramite il progetto Urban Regeneration; poi la formazione, perché anche la formazione sviluppa il territorio, e la cultura, con i tanti eventi di arte e musica. Lo studio che presentiamo oggi quindi si inserisce in un percorso già avviato dalla Fondazione Carit e che di sicuro porterà vantaggi a tutte le parti in causa”.

Gianfranco Recchia, Partner di Deloitte e promotore dell’iniziativa aggiunge: “Questo progetto editoriale approfondisce i paradigmi fondamentali per una crescita sostenibile del territorio umbro, declinandoli come “idee per il futuro”, quali fattori cruciali per l’attrattività e la competitività del territorio. In un contesto di forte competizione, diviene sempre più rilevante la capacità delle aziende di valorizzare gli elementi e le specificità del proprio settore di appartenenza, le proprie eccellenze, le peculiarità, il legame con il territorio. Innovazione, qualità, creatività e sostenibilità sono alcuni dei fattori chiave e caratterizzanti il “Made in Italy.”

L'analisi

L’analisi svolta si è concentrata su tre elementi chiave:

  • sostenibilità, digitalizzazione e innovazione;
  • connubio tra azienda e territorio;
  • attrattività della regione quale leva per rafforzare la filiera.

Lo studio offre una lettura articolata dove vengono individuate opportunità ma anche leve per il cambiamento, che devono essere colte affinché le aziende umbre continuino nel loro percorso di crescita sostenibile. Dalla ricerca emerge che:

  • il 61 % delle aziende intervistate individua nell’innovazione, di processo e di prodotto, e nella digitalizzazione, gli elementi più importanti per mantenere alti standard qualitativi;
  • il 61% delle aziende intervistate ha considerato la strategia di integrazione verticale quale risposta alla crescente inflazione e all’instabilità nei mercati, sia delle materie prime che della componentistica;
  • il 72% delle aziende intervistate sta investendo sulla filiera per migliorare la qualità percepita e incrementare la personalizzazione dell’offerta, valorizzando il “Made in Italy”;
  • il 100% delle aziende intervistate ritiene che la priorità strategica siano gli investimenti in ambito riduzione dell’impatto ambientale e contenimento delle emissioni.

Gli incontri con gli imprenditori e l’analisi degli elementi emersi pongono evidenza sul valore della qualità, che, abbinata alle conoscenze acquisite ed alle tradizioni, rappresenta un elemento strategico. Gli imprenditori e i manager pongono, altresì, l’accento sulla volontà di continuare a valorizzare il territorio facendo affidamento sul legame sinergico con lo stesso e sul “saper fare” che caratterizza le imprese umbre.

Gli elementi principali che emergono da questa ricerca offrono uno spaccato dell’imprenditoria umbra che si caratterizza per:

  • l’importanza di mantenere alti standard qualitativi e competenze adeguate, valorizzando il “Made in Italy” quale elemento distintivo;
  • la salvaguardia dell’ambiente, rispetto delle politiche sociali e un orientamento volto ad uno sviluppo sostenibile;
  • l’impegno nel promuovere una sempre maggiore valorizzazione del territorio come basi del vantaggio competitivo;
  • la partecipazione attiva ad iniziative di supporto alla collettività locale in un contesto spiccata responsabilità sociale.

Ernesto Lanzillo, dichiara: “Le imprese Umbre che hanno voluto testimoniare le proprie strategie e valori in questa edizione di “Why Umbria” confermano quanto emerso a livello internazionale nelle ricerche svolte da Deloitte Private sulle PMI e imprese familiari per cui, per competere nei mercati locali e globali, le imprese devono creare una cultura aziendale unica e condivisa, essere un attore socialmente responsabile mettendo in atto, internamente ed esternamente, iniziative concrete per garantire la sostenibilità sociale del proprio business e per avere un impatto positivo sull'ecosistema in cui operano che risulta sempre più esposto alle influenze di attori e stakeholder disparati".

Gianfranco Recchia, conclude: “Nel contesto delle aziende umbre la filiera diventa uno dei principali paradigmi di crescita. Affinché la filiera diventi l’ecosistema per lo sviluppo della piccola impresa, gli imprenditori devono misurarsi con nuovi parametri valutativi della propria eccellenza. “Prodotto di qualità” e “processo certificato” non bastano più: per essere attrattivi agli occhi di investitori, finanziatori, consumatori e grandi clienti, ed essere parte di filiere o rimanere o accedere a liste fornitori di grandi clienti, è sempre più necessario aggiornare i fondamentali di pianificazione, organizzazione, governance, cultura di impresa, innovazione e far sì che siano allineati ai pillar ESG che consentono all’impresa di incorporare nella propria strategia gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU2030.”

Deloitte Private è la business solution di Deloitte dedicata al mondo private. Deloitte Private offre i suoi servizi a imprenditori, piccole e medie imprese, family office, investitori privati e private equity per favorire la crescita del loro business. Con circa 412.000 persone in 150 Paesi nel mondo e un fatturato in continua crescita, Deloitte si conferma leader nei servizi alle aziende su scala globale. In crescita anche il Network italiano, che al 31 maggio 2022 ha registrato ricavi per oltre 1 miliardo di euro (+20% rispetto all’esercizio fiscale precedente), oltre 10.500 persone (+18%) e una presenza capillare sul territorio nazionale in 23 città.

ESG89 GROUP: dal 1989 realizza analisi e report di natura economica, analizza gli scenari strategici e offre la propria esperienza per far perseguire ai clienti l’obiettivo della crescita e della creazione di ‘valore sostenibile e inclusivo'. ESG89 Group è l’esempio italiano della Human Digital Enterprise che opera nell’editoria digitale (Economic Yearbook of Italy, CUOREECONOMICO), nella corporate communication, nei big-data (Ioconosco.it e Iovaluto.it), nel data quality e nella lead generation qualificata b2b. L’efficienza aziendale si coniuga da sempre con l’umanesimo della creatività e delle relazioni che hanno contraddistinto in modo vincente la società da più di 30 anni.

 

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