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Giovedì 14 aprile la presentazione della Collezione Patumi

Giovedì 14 aprile 2016, alle ore 17.00, a palazzo Montani Leoni, nella sala Cascata delle Marmore, il Presidente della Fondazione CARIT, Mario Fornaci, presenterà la Collezione Patumi

Il 17 marzo 2016 la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni ha beneficiato di un’importante donazione: oltre 5.000 cartoline databili tra la fine dell’Ottocento e i giorni nostri. Sandro Patumi, attento e scrupoloso collezionista, in tanti anni di appassionata ricerca, ha raccolto un numero rilevante di cartoline illustrate che, con un atto di grande generosità e liberalità, ha inteso donare alla Fondazione, riconoscendola come l’istituzione cittadina deputata alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico locale in favore della comunità.

Le cartoline costituiscono una collezione alla memoria di Simone Patumi, denominata “Collezione Patumi”; la visione delle stesse sarà messa a disposizione di tutti gli interessati in maniera gratuita all’interno del sito internet della Fondazione.

La storia della cartolina ha sempre suscitato curiosità e attenzione soprattutto ai nostri tempi, in cui il suo utilizzo è stato ormai pressoché sostituito dai moderni strumenti tecnologici.

La prima proposta di cartolina fu presentata nel 1865 durante la conferenza postale di Karlsruhe dal consigliere delle poste prussiano von Stephan, ma la sua idea decadde a causa dei costi allora troppo elevati per l’affrancatura. Qualche anno dopo, esattamente il 1º ottobre 1869, venne emessa dalle poste dell’Impero Austro-Ungarico la prima cartolina postale del mondo, inventata dal professore di economia Emanuel Alexander Herrmann, con l’intento di sostituire, per la breve corrispondenza, le lettere a tariffa più onerosa. Si trattava di un cartoncino color avorio: su un lato, destinato all’indirizzo del destinatario, era impresso il francobollo, mentre l’altro, privo di fregi, conteneva il messaggio che non doveva superare le venti parole.

L’aspetto semplicistico ed essenziale della cartolina venne modificato nel 1870 per merito del libraio francese Bernardeau de Sillé-le-Guillaume, che ebbe l’idea di ornare di disegni e figure le cartoline, inventando così la cartolina illustrata.

Dopo circa venti anni, il francese Dominique Piazza pensò di decorare le cartoline con fotografie relative a immagini casuali o luoghi prestabiliti: nacque così la cartolina turistica che mostrava le bellezze naturalistiche e culturali dei posti più disparati.

Una significativa variante della cartolina fu la cosiddetta Christmas-card, da spedire abitualmente a Natale, che ebbe un’origine inglese e fu dovuta all’intraprendenza di un pittore di nome Dobson che nella seconda metà dell'Ottocento ebbe l’idea di dipingere su una cartolina figure festose assieme a scritte di auguri, prima di spedirla a un amico.

La collezione Patumi ripercorre la storia della cartolina nelle sue diverse tipologie e varianti: in essa sono presenti le prime edizioni della fine dell’Ottocento, le “post card augurali e devozionali”, le immagini decorate a mano e poi stampate, quelle in bianco e nero e quelle più recenti a colori. Quasi tutte le cartoline sono viaggiate e molte con annullo postale.

La parte più consistente della raccolta ha come soggetto Terni: dalla Cascata delle Marmore, ai “quartieri industriali” con le Acciaierie e la Fabbrica d’Armi come protagoniste, alla stazione ferroviaria, alle chiese, alle piazze, ai giardini e caffè, ai palazzi nobiliari e ai monumenti. Una parte interessante riguarda le cartoline raffiguranti gli “interni” di edifici ecclesiastici, scuole, orfanotrofi e convitti, palazzi oggi sedi di enti pubblici (palazzo Spada e Mazzancolli).

Se inizialmente le illustrazioni delle cartoline erano indirizzate per lo più a raffigurare l’arte e i monumenti famosi delle città, col tempo e con l’affinarsi delle tecniche fotografiche, trovarono posto anche le immagini di piccoli paesi, ma anche i modi di vivere e i costumi delle diverse realtà sociali ed economiche.

Nella collezione Patumi troviamo, infatti, una ricca sezione dedicata ai centri minori e alle località comprese nella Provincia di Terni. Spesso le cartoline sono anche “animate” e consentono così di conoscere le abitudini e le tradizioni del tempo: le fiere e i mercati nelle piazze e nelle campagne, le manifestazioni popolari e religiose.

Molto si può apprendere da una cartolina illustrata: essa consente da un lato di conoscere i profondi cambiamenti architettonici, urbanistici e industriali (nel caso specifico di Terni) che hanno subìto innegabilmente i nostri centri urbani negli ultimi cento anni (dopo le due guerre mondiali), ma anche e soprattutto ci fornisce informazioni sulle trasformazioni dei costumi della nostra società. Inoltre in ogni cartolina c’è sempre un mittente che racconta uno spaccato della propria vita quotidiana; un francobollo, che con l’immagine ed il prezzo, rimanda ad determinato periodo storico del nostro Paese; quasi sempre il nome dello stampatore e il riferimento quindi ad un settore della nostra economia ormai quasi del tutto scomparso.

La cartolina è stata l’antesignana del modo di comunicare contemporaneo, presentando in embrione le caratteristiche che oggi ritroviamo negli sms e nelle mail.

La Fondazione ringrazia sentitamente la famiglia Patumi per la benevola donazione, che verrà messa a disposizione della collettività, attenta alla memoria dei luoghi che gli sono più cari.

 

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